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Legislazione
Documento di indirizzo sull'attuazione integrata delle leggi 266/91 e 381/91
  Osservatorio Nazionale per il Volontariato
Il documento analizza l'omogeneità, le distinzioni e le complementarietà delle organizzazioni di volontario (l.266/91) e delle cooperative sociali (L.381/91).

Per quanto riguarda l'omogeneità la troviamo nelle finalità: entrambi i soggetti si caratterizzano per l'impronta solidaristica. Le cooperative sociali hanno lo scopo "di perseguire l'interesse generale", le organizzazioni di volontariato svolgono attività esclusivamente a fini solidaristici.
Un'altra caratteristica tipica è la democraticità , la forma democratica è elemento strutturale delle organizzazioni di volontariato e delle cooperative sociali. Nelle Fondazioni, associazioni, enti religiosi non è prevista la democraticità come elemento strutturale.
I due tipi di organizzazione si distinguono:

  • nelle organizzazioni di volontariato i Volontari sono una presenza esclusiva e strutturale della base sociale, mentre rispetto alla responsabilità gestionale è determinante e prevalente
  • nelle cooperative sociali invece abbiamo nella base sociale una presenza facoltativa dei Volontari ed in ogni caso non superiore al 50% dei soci.

Per quanto riguarda i lavoratori retribuiti nelle organizzazioni di volontariato la presenza non è prevalente, è ammessa nei limiti necessari per i servizi di funzionamento. Nelle cooperative sociali è una presenza determinante che può essere anche esclusiva sia nella compagine sociale sia entro la struttura operativa.
Nella gestione dei servizi le attività commerciali sono precluse alle organizzazioni di volontariato mentre sono elemento caratterizzante dell'impresa sociale. Anche le modalità di finanziamento si differenziano: le entrate per le organizzazioni di volontariato non hanno la caratteristica di corrispettivi per attività produttive e commerciali ma sono contributi, rimborso spese, donazioni, lasciti. Per le cooperative sociali i corrispettivi per le attività svolte rappresentano la forma naturale per l'acquisizione di risorse economiche.
Entrambi le organizzazioni hanno elementi di complementarietà: esse hanno ruoli diversi nell'attuazione e nello sviluppo delle politiche sociali. Le cooperative sociali sono chiamate laddove si realizzi un rapporto di scambio economicamente significativo sia pubblico che privato e l'ente pubblico può affidare dei servizi.
Le organizzazioni di volontariato scelgono quali interessi dei cittadini intendono tutelare e quali iniziative promuovere, possono interagire con le strutture pubbliche anche con convenzioni ricevendo contributi e rimborsi.

Scarica il testo completo del Documento di indirizzo sull'attuazione integrata delle leggi 266/91 e 381/91

 

 

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