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Associazioni
Le associazioni riconosciute: nozioni generali
 

Vediamo quali sono gli elementi concreti del contratto di associazione che lo differenziano da altri contratti.
Anzitutto possiamo individuare lo scopo: lo scopo dell'associazione, diversamente da quello di soddisfare i bisogni di natura ideale, o comunque non economica, dei propri membri

Che l'associazione non abbia finalità di lucro emerge dalle disposizioni di legge in materia: anzitutto i conferimenti degli associati sono fatti a fondo perduto, non avendo diritto l'associato alla restituzione di quanto aveva versato al momento dello scioglimento del rapporto e in secondo luogo i beni che residuano dall'estinzione dell'associazione non possono essere divisi tra gli associati ma devono essere devoluti ad enti che perseguono finalità analoghe a quelli dell'associazione estinta.
Lo scopo di natura ideale dell'ente non è in antitesi col fatto che spesso l'associazione esercita un'attività economica, purché questa attività sia il mezzo per raggiungere lo scopo.
Un altro elemento che caratterizza l'associazione, oltre allo scopo, è la sua struttura: si parla a questo proposito di rapporto associativo a struttura aperta, intendendo con ciò riferirsi al fatto che nuove parti possono intervenire nell'associazione già costituita senza che questo comporti un cambiamento nell'atto costitutivo, e potendo quindi l'associazione raggiungere, a causa delle continue adesioni, anche un numero illimitato di membri.
Collegato a questo è anche il principio detto della "porta aperta", secondo il quale possono entrare a far parte dell'associazione tutti coloro che hanno interessi dello stesso tipo di quelli che portarono alla costituzione del rapporto associativo: ciò non vuol dire che i terzi che nutrono questo genere di interessi possano vantare il diritto di entrare nell'associazione, poiché trattandosi di un contratto, la proposta di adesione può essere respinta, e non c'è obbligo da parte dell'associazione di accettarla, ma vuol dire che sarebbe illecito l'atto costitutivo che vietasse l'ingresso di nuovi soci o che lasciasse al mero arbitrio degli amministratori la facoltà di decidere in merito alle nuove ammissioni.
Infine bisogna sottolineare che l'associazione è caratterizzata da una propria struttura tipica, che si compone obbligatoriamente di due organi: l'assemblea e gli amministratori.
E' l'assemblea, formata dagli associati, l'organo diretto a formare la volontà del gruppo: ciascuno associato, per mezzo del voto, contribuisce alle deliberazioni che vengono prese a maggioranza e che determinano l'attività dell'associazione.
Gli amministratori sono coloro cui spetta la competenza ad amministrare e dare esecuzione alle delibere assembleari.
Queste possono essere considerate le caratteristiche generali dell'associazione, ma occorre ora procedere ad una distinzione, all'interno della figura dell'associazione, fra associazioni riconosciute e associazioni prive di riconoscimento, per poter esaminare altri aspetti e per poter approfondire gli elementi essenziali solo tratteggiati.
Associazioni riconosciute sono quelle che hanno chiesto e ottenuto il riconoscimento dello Stato: allo Stato spetta cioè di emettere un provvedimento, il riconoscimento appunto, che concede specifiche prerogative alle associazioni che lo hanno chiesto e che si trovino in determinate condizioni.
Le prerogative principali che l'associazione acquista col riconoscimento sono tre: la prima consiste nella cosiddetta autonomia patrimoniale, in base alla quale il patrimonio dell'associazione si presenta distinto e autonomo rispetto a quello degli associati e degli amministratori, la seconda si può ritrovare nella concessione di una limitazione di responsabilità degli amministratori per le obbligazioni assunte per conto dell'associazione, la terza infine consiste nella possibilità per l'associazione di accettare eredità, legati e donazioni e di acquistare beni immobili.
Le associazioni non riconosciute non possono godere di tali prerogative: la loro autonomia patrimoniale non è perfetta, inoltre per le obbligazioni assunte in nome e per conto dell'associazione rispondono anche le persone che le hanno contratte, e infine è molto dubbio che possano accettare legati e donazioni.
Occorre quindi vedere caso per caso, a seconda di quelli che sono gli scopi dell'associazione, il numero degli associati, l'attività che si presuma debba svolgere la complessità delle operazioni che verranno affrontate, l'entità dei contributi che saranno versati ecc., se convenga costituire un'associazione che miri al riconoscimento o un'associazione che di tale provvedimento possa farne a meno.

Le associazioni riconosciute:

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