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Volontariato
I giovani e il volontariato.
  Le persone possiedono diverse capacità e talenti. Per questo il processo formativo deve tenerne conto al fine di un'educazione integrale. Prescindere dalle capacità significa frustrare e impoverire le possibilità degli individui.

Il volontariato implica una scelta di persone e situazioni, non è una semplice accettazione. Va oltre la tolleranza. Oggi si parla molto di "educare alla tolleranza" ma tollerare non ha una connotazione molto positiva. E' come sopportare, non avere "altro rimedio che". La scelta di persone e situazioni per migliorare le condizioni in cui si trovano è incomparabilmente superiore. E' a questo fino che bisogna educare le persone e tutte le età sono buone, ma indubbiamente gli anni dedicati alla formazione dove le condizioni personali favoriscono un'apertura verso gli altri, hanno un significato particolare. Si deduce che i primi anni di vita sono i più propizi per la formazione del volontariato, ma gli anni della gioventù e dell'adolescenza sono particolarmente sensibili a questo tipo di formazione. Le ricerche ci permettono di constatare che in questi anni è forte il desiderio di un inserimento sociale comunitario che confermi la ricerca dell'autonomia personale. Si può concludere che nel volontariato aiutando gli altri aiutiamo noi stessi e ciò è talmente importante che senza passare da tale esperienza è molto difficile raggiungere la maturità personale, il proprio sviluppo come persone. Per questo la formazione del volontariato deve essere vista come la migliore scuola di civiltà, umanità e personalizzazione.

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