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Handicap
Diversamente Abili
  CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI INFORMATICA - Scheda di sintesi per la richiesta di contributo annuale (L.R.104/92).
La società cooperativa sociale Eta Beta (ONLUS) attiva da 12 anni nel territorio torinese nel campo dei servizi informatici, ha a fondamento nel suo scopo sociale l'inserimento di soggetti svantaggiati, secondo la L.381/91.

Oltre alla sue unità produttive che occupano 54 soci lavoratori, la cooperativa ha svolto interventi in ambiti sociali specifici inerenti (immigrazione, handicap, carcere, tossicodipendenze) al fine di cambiare la cultura esistente e cercando di dare strumenti utili per l'inserimento nella società civile a quelle persone che altrimenti sono rifiutate da questa società.
Per la caratteristica della sua struttura produttiva, la coop. Eta Beta offre stages nei propri settori produttivi, formazione a disabili fisici e intellettivi segnalati da Agenzie Formative e dal SIL. La cooperativa ha partecipato a Seminari, quali ad esempio a Verona "Verona virtuale e il mondo del sociale" (nov.'98) in cui si è dibattuto riguardo gli strumenti informatici come occasione per eliminare le barriere fisiche e psicologiche, a Brescia al convegno "Società, Lavoro e Tecnologie informatiche: esperienze a confronto" (ott.98) un confronto tra sociale e aziende private sul collocamento obbligatorio di persone handicap, a fiere quali Ability a Torino (1988) affrontando il fenomeno della disabilità relativamente alle caratteristiche quantitative generali e alle tipologie più problematiche, quali la multidisabiltà, doppia patologia. La cooperativa Eta Beta inoltre sta promuovendo da due anni un sito internet specifico sul Terzo Settore: www.noprofit.org , un sito nazionale, in 4 lingue, un luogo di incontro tra le diverse realtà del Terzo Settore.
Ambito di Eta Beta
L'esperienza quotidiana di Eta Beta costituisce osservatorio importante, relativamente alle richieste del Mercato del lavoro, in particolare nel campo informatico (operatore di personal computer, web master, programmatori, sistemisti, grafici etc), riscontrando una notevole difficoltà a reperire personale qualificato professionalmente. Un ulteriore riscontro è dato dalla difficoltà delle persone disabili fisiche ad entrare nel mercato del lavoro, dato confermato dall'Agenzia per l'Impiego del Piemonte e dallo stesso Ufficio di Collocamento. L'approvazione della legge 68/99, il decreto Treu, la legge regionale 22/98 costituiscono elementi importanti per progettare interventi formativi adeguati a favorire il collocamento mirato delle persone.
Finalità e risultati attesi
Formare professionalmente in ambito informatico persone disabili fisiche aventi una percentuale di invalidità a partire dal 46% con residua capacità lavorative, allo scopo di agevolare l'entrata nel mercato del lavoro tradizionale, oppure nelle cooperative sociali. Inserimento in aziende del settore per 300 ore, per avere la possibilità concreta di ottenere un lavoro, si attribuisce allo stage un'importanza fondamentale per la riuscita del progetto.
Destinatari del Progetto
N. 6 disabili fisici anche con multi patologia, di età compresa fra i 20 e i 35 anni, in possesso di un diploma di scuola superiore o una qualifica, disoccupati, espulsi dal mercato del lavoro a seguito di incidenti per i quali si rende necessario un ri-orientamento e un percorso formativo adeguato alle loro reali capacità.

LEONARDO DA VINCI
Programma d'azione per la realizzazione di una politica di formazione professionale della Comunità europea - Seconda fase: 2000-2006 Mobilità.
Il progetto formativo dei beneficiari si struttura in 145 ore di formazione tecnica sull'automazione d'ufficio realizzata in aule multimediali perfettamente attrezzate per l'obiettivo, in 54 ore di orientamento, ed in 300 ore di tirocinio in impresa a Torino. Arricchire la fase di tirocinio in Italia, con una esperienza di 3 settimane circa all'estero in imprese del settore, significa completare la formazione tecnica ed orientativa con un'esperienza diretta di lavoro arricchente dal punto di vista linguistico, ma soprattutto di contesto: riteniamo che solo un'esperienza in un altro paese possa permettere ai partecipanti di vivere la loro competenza tecnica, come accrescimento personale e non solo professionale; riteniamo inoltre che un'esperienza di questo tipo possa fornire loro strumenti di conoscenza e competenziali rispendibili nel mercato del lavoro italiano.
L'ente ospitatante assicura competenza tecnica e strutturale di supporto sufficiente al conseguimento degli obiettivi formativi dei beneficiari finali; riteniamo che con un'adeguata preparazione alla partenza, i beneficiari possano ottenere da una permanenza all'estero di circa 3 settimane un sufficiente ampliamento delle loro competenze tecniche e delle loro competenze trasversali, tanto da rendere il loro profilo professionale e personale più interessante per le aziende italiane nelle quali la loro esperienza formativa sarà promossa.

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