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LEGGE 125/91 - PROGETTO DI AZIONE POSITIVA
CORSO DI INFORMATICA PER TECNICO E MANUTENTORE DI COMPUTER PER DONNE IMMIGRATE

Progetto promosso da Eta Beta e approvato dal
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
Comitato Nazionale Parità Lavoratori Lavoratrici

MONITORAGGIO SERVIZI AMBIENTALI.

 

In quale contesto si situa il progetto e perché ?
La maggior parte dei corsi di formazione professionale promossi per le donne immigrate in questi anni ha riguardato mansioni tradizionalmente considerate come "femminili": assistenza domiciliare e mediazione culturale in modo particolare.
In effetti questa impostazione trova poi riscontro nel mercato del lavoro, dove le donne immigrate sono prevalentemente occupate come collaboratrici domestiche, assistenti agli anziani e ai malati, o come cuoche, cameriere, ecc. Si tratta in genere di lavori che, evidentemente, riproducono il "ruolo della donna" nella famiglia e nell'economia domestica.
Il corso invece è in un settore di attività tradizionalmente riservato agli uomini e nel quale invece le donne possono ben esplicitare le loro attitudini e capacità tecniche, con le conseguenti gratificazioni professionali. Inoltre il settore è molto ricettivo in quanto oramai non c'è ufficio pubblico o privato che non richieda la messa in rete dei computer o un'assistenza hardware e software.

Quali bisogni soddisfa?
Eta Beta negli ultimi tre anni ha condotto indagini sociali nel mondo dell'immigrazione ed è emerso che la maggior parte delle donne immigrate hanno un titolo di studio superiore e molte sono anche laureate pur svolgendo lavori di basso livello. Questi titoli di studio non hanno l'equipollenza con i nostri e pertanto si trovano in una condizione di svantaggio rispetto alle altre donne italiane.
Il progetto presenta oltre tutto l'importante vantaggio, per le donne immigrate, di costituire un patrimonio spendibile anche nei propri paesi di origine in caso di rientro, a differenza invece dei lavori di assistenza domiciliare, collaboratrice domestica ecc.
Inoltre l'acquisizione di una professionalità spendibile sul mercato dà un'autonomia alle donne immigrate togliendole da un contesto "a rischio" in cui si vengono a trovare per la mancanza di strumenti per affermare la propria dignità umana.

Interventi e soggetti destinatari
Il progetto prevede 1000 ore di formazione.
700 ore informatica così divise: introduzione all'informatica, presentazione del PC e delle sue componenti interne ed esterne, le diverse teorie informatiche, i programmi diagnostici, ricerca del guasto e installazione HD e software.
Conoscenza dei principali pacchetti software al fine di potersi muovere con agilità all'interno del computer
Approfondimento sulle reti informatiche.
300 ore di stage in azienda.

Soggetti destinatari
15 donne straniere, diplomate e con regolare permesso di soggiorno.

Gestione del progetto
Il corso si avvale dell'insegnamento di docenti qualificati e il passaggio da un argomento all'altro è segnato da verifiche.
Lo stage di 300 ore, presso Aziende del settore, permetterà di verificare il grado di apprendimento e darà la possibilità di farsi conoscere nel mondo del lavoro per un eventuale successiva ricerca di lavoro.
I soggetti /attori del presente corso sono: le donne straniere, la Cooperativa Eta Beta, le rappresentanti delle donne delle organizzazioni sindacali CGIL - CISL - UIL, l'APID, cioè Donne dell'associazione delle piccole industrie. La cooperativa Eta Beta come gestore del corso di formazione, le donne straniere come fruitrici del corso, le organizzazioni sindacali come sostenitrici del corso, attente allo svolgimento dello stesso e capaci di moltiplicare relazioni e informazioni, l'Apid si attiverà nella ricerca delle aziende disponibili ad effettuare gli stage.

Risultati attesi
Si intende ottenere il riconoscimento regionale per fornire alle partecipanti oltre all'attestato di frequenza, un attestato professionale
Lo stage dovrebbe fornire una possibilità lavorativa o almeno fornire un quid di esperienza utile alla successiva formazione di una cooperativa, costituita dalle allieve del corso.

 


Monitoraggio servizi ambientali.

Da alcuni anni aziende pubbliche e private devono interrogarsi sulla qualità dei servizi che forniscono ai cittadini. La redazione delle Carte dei Servizi, sorta di contratti tra enti erogatori e fruitori, vorrebbe imporre, tra l'altro, la semplificazione delle procedure, l'esplicitazione del rapporto con l'utenza e, soprattutto, una precisa definizione degli standard qualitativi, il cui controllo e mantenimento deve essere garantito nel tempo.

Il monitoraggio è, senza dubbio, uno strumento di controllo efficace e trasparente: permette infatti di verificare periodicamente la qualità erogata e quella percepita: la prima costituisce, per un'azienda, l'indicatore principale che evidenzia disfunzioni e suggerisce migliorie; la seconda, chiamando in causa direttamente il cittadino, segnala esigenze insoddisfatte ed in continua mutazione e veicola rivendicazioni diffuse.

Negli ultimi anni Eta Beta ha sviluppato metodi adeguati e competenze specifiche nel campo del monitoraggio di servizi.

Il monitoraggio sulla qualità dei servizi erogati dall' Amiat (Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino) a Torino effettuato dalla Cooperativa Eta Beta per conto di Federconsumatori, Adiconsum e successivamente anche del Movimento Consumatori, ha dimostrato, ad esempio, la credibilità e l'utilità di un progetto giunto ormai al suo secondo anno, grazie al quale rilevamenti costanti e puntuali hanno reso possibile non solo il rispetto degli standard, ma anche il loro aggiornamento.

I rilevamenti sono eseguiti in tre momenti diversi ma precisi rispetto all'erogazione (qualità erogata) di ciascun servizio:

La pubblicazione dei dati delle inchieste ha contribuito a promuovere una più ampia cultura della qualità.
Nell'ambito dello stesso progetto il settore Ricerca della Cooperativa ha sperimentato nuovi sistemi di indagine complementari ai monitoraggi.
La ricchezza di risorse umane e tecniche, ed un'esperienza documentata, consente oggi di progredire nel controllo della qualità, e di progettare la qualità del controllo.

 

 

etabeta@etabeta.it

 

 


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